La tortura è un trauma che resta nel corpo e ancor più nella mente di chi l’ha subita.
La persona vittima di torture ha una vita interrotta e questo dato ha un peso molto forte nell’esperienza clinica.
È necessario infatti un metodo di intervento non centrato sulla “guarigione clinica” dalla tortura – che peraltro non è una malattia – che affronti in modo il più possibile olistico tutti i bisogni dei sopravvissuti alla tortura, inclusi quelli di carattere sociale e legale.
In quest’ottica le persone che si rivolgono a MCT sono accolte da équipes di cui fanno parte medici, psicologi, assistenti sociali e mediatori culturali.